Dopo la sorprendente vittoria dell’ultimo campionato di Promozione, i giovani dello SC Gravina parteciperanno alla Serie D allenati da coach Gianluca Spina. Giocheranno al PalaSport di via Don Bosco a Gravina soltanto con giocatori cresciuti nel proprio settore giovanile e Gabriele Patanè che è cresciuto tra L’Elefantino e Alfa ma dopo la passata stagione in C Silver è volentieri rimasto in “famiglia”. Ecco l’intervista al coach realizzata da Roberto Quartarone
Doveva essere il derby latino tra Valen Garello e Alberto Saiz, ma per larghi tratti è stato un monologo argentino: il Gravina vince la classica del basket catanese dominando il Cus Cataniagrazie al maggiore affiatamento e a una prova offensiva che ha lasciato il PalaCus a bocca spalancata. Non solo l’ala argentina: i ragazzi di coach Marchesano hanno vinto anche grazie alle 12 triple totali (di cui cinque di un ottimo Alessandro Florio) e a una difesa molto attenta.
Dall’altra parte del campo non sono arrivate molte risposte che si aspettavano. I cussini dimostrano di essere ancora quel cantiere aperto che tutti conoscono: aver cambiato l’ossatura del roster richiede più tempo per trovare l’assetto ideale, soprattutto quando elementi come Alescio, Elia, Cuccia o Saiz dimostrano di non essere ancora al livello di forma necessario. È andato alla grande nel primo tempo Nikolas Šuša, poi uscito per un brutto infortunio alla caviglia, coach Marletta ha dato fiducia – ben ripagata – a Ibra Sidibe e Lo Faro e Vasta sono stati i soliti folletti.
La gara è in grande equilibrio per 15 minuti. Garello è scatenato e così Marletta deve cambiare più volte difesa per provare ad allontanarlo dal ferro. Lui è però sempre lì, duetta a meraviglia con Santonocito, si fa imbeccare da Spina e Sortino. Šuša deve quindi fare gli straordinari, sull’esterno o nel pitturato, per tenere a galla i compagni. Sidibe dimostra grande atletismo, Lo Faro e Vastatentano di mettere ordine.
La gara sfugge ai cussini sul finire del primo tempo ed è persa già nel terzo quarto: il divario cresce quando Garello smette di segnare, dando spazio e responsabilità ai compagni. Ci pensa Florio, che si accende dopo la pausa lunga (5/8 dai 6,75), prova a rispondere un buon Andrea Pardo, ma la chiave per il quintetto di casa è l’affiatamento: tutti contribuiscono alla causa e la vittoria, netta e indiscussa, è il miglior biglietto da visita per l’annata del ritorno in C1.
L’argentino Valentín Garello, nuova ala delloSport Club Gravina che affronterà la Serie C Gold, si è presentato al termine dell’amichevole contro l’Alfa. Nato a Rosario il 9 marzo 1997, 196 cm, ha esordito in Liga A con il Boca Juniors (quattro punti in cinque partite tra il 2014 e il 2016), ha poi vestito le maglie di Deportivo Norte de Amstrong, Cinco Saltos ePetrolero de Plaza Huincul.
«Sono incantato della città e della gente – queste le sue parole –. Mi hanno trattato in modo incredibile, sono contento. Mi sento molto a mio agio, i ragazzi sono bravi fuori dal campo, mi sono integrato rapidamente. Sono buone persone, ci sono buone vibrazioni. Per me è molto buono. Sono un giocatore che non ha talento da vendere, ma l’atteggiamento e la difesa mi permettono di sopperire. Semplicemente spero di dare una mano da dietro, tranquillamente. Sono molto versatile, ne ho parlato con Peppe Marchesano: posso giocare da 2, da 3 e anche da 4. Sono a disposizione, dove serve! Quand’ero giovane ho avuto un’esperienza al Boca Juniors, poi sempre in seconda e terza divisione. Non so ancora molto degli avversari, ma tutte le partite saranno dure e dobbiamo essere uniti, una squadra, per vincere!»
Roberto Quartarone
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