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Ottava d’andata

La vittoria epica sulla Fortitudo Messina

50′ per imporsi sui verdenero… Due triple di Barbera fondamentali: per andare al primo e secondo overtime… Fuori il quintetto per falli… Alì decisivo…

SC Gravina – F. Messina: 88/82 2 ts
Parziali: 17-15, 30-29, 40-46, 60-60, 72-72.
SC Gravina: Barbera 16, Spina 7, Arena 9, Florio 19, Santonocito 16, Alì 22, La Mantia, Renna, Ceorcea, Lo Iacono ne, Mastrandrea ne, Matalone ne. All.: Marchesano.
Fortitudo Messina: Incitti 13, Bellomo 24, Squillaci, Cordaro 12, Bianchi 8, Lanza 8, Barlassina 2, Di Nezza 12, Conteh ne, De Simone 3, Russo ne, Giovani ne. All.: Baldaro.
Arbitri: Lorefice e Filesi P.

Gravina e Fortitudo disputano una partita epica. 50’ di battaglia sportiva, decisa solo alla fine del secondo supplementare. Tutto il tempo in equilibrio, punteggio basso viste le difese forti per 40’, poi succede di tutto.

Daniel Arena

I fortitudini iniziano forte, ma Barbera, Santonocito e Florio da tre ribaltano (dal 6-11 al 13-11). Arena subisce tre sfondi in 20’, ma Di Nezza è solido e i messinesi tengono. Malgrado una distorsione, Florio gioca con grinta anche se non serve: Messina avanti. Nell’ultimo quarto, salgono i ritmi: espulsione di Spina, Arena fa quattro punti di seguito dopo aver subìto un antisportivo, a 1’20” la tripla di Barbera dall’angolo propizia il supplementare.

Gianluca Barbera prende il blocco di Giovanni Alì

Due triple di Incitti solcano la differenza (62-69). Alì ci crede da tre, Florio ruba palla e vola in contropiede, Barbera e Arena rubano un altro pallone, ma è ancora Messina ad andare avanti (67-71), la difesa a uomo di Gravina produce la tripla di Barbera del 72-71. Senza Santonocito, si riparte dalla tripla di Barbera. Anche Arena arriva al quinto fallo, ma la tripla di Florio significa +5. Fuori anche Florio e triplona di Alì, che poi prende il rimbalzo e subisce fallo a 29” dalla fine.

Roberto Quartarone

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Settima d’andata

Un Gravina giudizioso e autoritario: espugnata Gela

Florio inizia alla grande… La difesa si complica la vita… Santonocito stoico… Marchesano: «Un trittico di partite che darà indicazioni importanti»…

MELFA’S GELA – SC GRAVINA: 58/76
Parziali: 16-21; 36-38; 50-56.
Gela Basket: Martorana ne, Libro ne, Amoruso 11, Oron 7, Ivkovic 8, Serrani 12, Cavallo, Stakic, Kuburovic 10, Ventura 8, La Rosa 2, Miranovic. All. Bernardo.
Sport Club Gravina: Barbera 7, Spina 7, Arena 10, Florio 26, Santonocito 24, Alì 2, La Mantia, Renna, Privitera, Matalone, Ceorcea. All. Marchesano.
Arbitri: Cappello e Fiannaca di Porto Empedocle.

Non era assolutamente facile la trasferta di Gela, perché nelle prime sei giornate di campionato il team di coach Bernardo si è trovato di fronte un calendario complesso (ha già incontrato Barcellona, Messina, Alfa, Ragusa ed Alcamo) con una sola gara, peraltro vinta contro l’Acireale, considerata alla portata.
L’affermazione dello Sport Club, pertanto, risulta importantissima in chiave salvezza perché ottenuta su un campo che rappresenterà una potenziale trappola per tutti.

Gravina è partita forte con Florio molto ispirato e attento come sempre lo vorrebbe coach Marchesano, poi la squadra è andata in confusione difensiva consentendo ai padroni di casa di restare aggrappati alla partita fino all’intervallo lungo.

Nel terzo e quarto parziale lo Sport Club è tornato sui livelli delle giornate migliori giocando in attacco forse la migliore partita della stagione, migliorando nel contempo l’attenzione in difesa. Barbera ha segnato come al solito nei momenti che contano, bene Arena, Florio e Spina, stoico Santonocito e tutta la squadra, nel complesso, ha giocato con giudizio e in modo autoritario. In questo frangente l’allenatore di Gravina ha mandato in campo La Mantia e Renna che si sono rivelati utilissimi nella gestione degli uomini già gravati di falli.

Coach Marchesano, ovviamente soddisfatto della prova dei suoi, ha puntato il dito sulle distrazioni difensive che vanificano quanto di buono viene fatto in attacco. “Lavoreremo ancora su certe amnesie della nostra difesa -ha dichiarato l’allenatore nel dopo partita-. Torniamo a casa con due punti importanti da una trasferta difficile e ci prepariamo ai prossimi incontri contro la Fortitudo ed il CUS, per completare un trittico che darà chiare indicazioni sul nostro futuro“.

Comunicato stampa Sport Club Gravina

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Sesta d’andata

Brutto Gravina, ma fa suo il derby con Adrano

Le esigue rotazioni fatali agli uomini di Bonanno… Solo nell’ultimo parziale brillano le stelle etnee… Fosforo da Spina e Arena…

Gravina – Adrano: 62/49
Parziali: 18/14, 10/20, 15/11, 19/4
Sport Club Gravina: Barbera 7, Spina 7, Arena 4, Florio 24, Santonocito 18, Alì 2, La Mantia, Privitera, Lo Iacono, Renna, Ceorcea, Fodale ne. All.: Marchesano.
Sporting Club Adrano: Bascetta M. 7, Edwards 13, Lorenzo Medina 14, Russo, Zachow Fernández 15, Bascetta D, Ricceri ne, La Manna ne, Stimoli ne, Sangiorgio ne. All.: Bonanno.
Arbitri: Massari e Foti E. 

Lo Sport Club Gravina è tornato al successo dopo due sconfitte consecutive ma ha giocato una brutta partita, soffrendo più di quanto era lecito aspettarsi.

Si è dovuto aspettare il quarto parziale per vedere all’opera una squadra che corre ragionando, che fa scelte giuste al tiro, andando anche da sotto piuttosto che mitragliare a salve dall’arco, più attenta in fase difensiva impedendo facili penetrazioni e comode conclusioni da fuori. Fino a quel momento l’Adrano, con un roster in emergenza, ha fatto un figurone mettendo in bella mostra i suoi folletti Edwards e Zachow, precisi tiratori e capaci di incunearsi all’interno della ballerina difesa del Gravina.

Lo Sport Club ha pagato ancora le non perfette condizioni di capitan Barbera, la forma non eccellente di Santonocito costretto a presidiare da solo i tabelloni senza l’aiuto di un Alì non brillante come al solito, le scelte di Florio, tanto impreciso dalla lunga distanza quanto devastante quando ha deciso di ricevere il pallone nei pressi dell’area adranita per giocare comodi uno contro uno.

Discorso a parte meritano i due playmaker, autori di una buona gara e dispensatori di fosforo. Nella fase più delicata del match Simone Spina non è caduto nella trappola di avventurarsi in rocambolesche entrate ma ha tenuto saggiamente il controllo del gioco. Arena, che entra pian piano nei meccanismi di coach Marchesano, è l’uomo delle scelte giuste al momento giusto, ha tranciato in due la difesa dell’Adrano nei minuti finali distribuendo preziosi palloni sotto canestro, oltre ad aver offerto una prova di sacrificio difensivo.

L’Adrano, con un folto e rumoroso pubblico al seguito, ha retto il confronto sfruttando le incertezze dei padroni di casa, poi limitato dalle esigue rotazioni a disposizione di coach Bonanno è crollato inesorabilmente.

UFFICIO STAMPA SPORT CLUB GRAVINA