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Quinta di ritorno

Gravina batte Adrano nel segno di Lazzara

La commemorazione prima della partita… Santonocito grande protagonista… Barbera c’è sempre… La rimonta dei ragazzi di coach Bonanno…

SC Gravina-Adrano: 78/63
Parziali: 18-14, 27-14, 13-24, 20-11.

Sport Club Gravina: Ferrara, La Mantia R., La Mantia G. 6, Barbera 17, Fodale, Spina 10, Santonocito 29, Alì 8, Renna 6, Baldacci ne, Saccà 2. All.: Marchesano.
Sporting Club Adrano: Bascetta M. 2, Russo D., Ricceri 7, Bascetta D. 14, Alescio 16, Leanza 7, La Manna ne, Amoroso F. ne, Sangiorgio ne, Guzman Salinas 9, Pennisi 6, Russo A. ne. All.: Bonanno.
Arbitri: Moschitto e Parisi.

Contro un Adrano deludente, Gravina sfoggia la sua massima concentrazione e con tanto ardore porta a casa la vittoria. C’è un motivo per tanto impegno dei padroni di casa: l’intera partita è stata segnata dalla memoria del fotografo del basket etneo, Giuseppe Lazzara, scomparso domenica scorsa. Prima della gara, alla famiglia è stata donata una sciarpa dall’Armata Bianconera, i tifosi adraniti, una targa come personaggio dell’anno 2018 e un mazzo di fiori, in più è stato osservato un minuto di silenzio e anche un momento di preghiera. Tutti tenevano molto a chi ha immortalato l’ultimo decennio di palla a spicchi e a lui i giocatori di coach Marchesano hanno dedicato il successo.

Grande protagonista è stato Enzo Santonocito: l’ala ha dominato in lungo e in largo. È lui a spezzare il primo equilibrio, dopo le due triple di Gianluca Barbera a cui avevano risposto i bianconeri, con Alescio e il nuovo lungo Guzman Salinas (dal 12-14 al 18-14). È ancora lui a iniziare il break devastante di 21-9 che incanala la gara dove vogliono i padroni di casa. Coach Bonanno ottiene qualcosa da Pennisi e Alescio, mentre il centro andorrano non incide. Dario Bascetta prova a invertire la tendenza (8-18 di controbreak), ma Barbera c’è sempre e la rimonta viene tenuta a bada. Adrano arriva fino al 60-54, sostenuta da una buona difesa a zona, ma poi sempre il capitano e Santonocito chiudono la gara. Nel finale, applausi anche per l’esordio di Fodale, scuola L’Elefantino.

Roberto Quartarone