Un’altra sconfitta, un’altra prestazione impalpabile, un ultimo quarto disastroso. Riusciamo quasi ad azzerare un ritardo importante, ma mancano attenzione, convinzione e intensità per giocare alla pari. L’ennesima gara persa malamente.
Grandissima prestazione dello Sport Club Gravina, che al Palazzetto Comunale ha reagito dopo la sconfitta col Giarre vincendo il derby col CUS Palermo con un nettissimo 94 a 70. La squadra è apparsa in gran forma, controllando la gara in ogni quarto di gioco e allungando sempre nel punteggio, non permettendo così la rimonta agli avversari. Già il primo quarto è stato indirizzato nella giusta direzione grazie a Ruggero Elia, che ha fatto canestro su canestro con tiri da due e anche triple, aumentando il divario già nei primi dieci minuti. Ha provato la reazione il CUS Palermo, soprattutto con Leonardo Bonanno e Matteo Pirrera, i due giocatori più prolifici degli universitari, e così il divario di +12 è stato ridotto a +5, 25 a 20, con un leggero calo dell’attenzione da parte dei padroni di casa. Mattatore della serata però è sempre Elia, che anche nel secondo quarto ha guidato l’attacco gravinese impedendo la rimonta al Palermo e anzi allungando il divario di punteggio, costringendo dopo neanche tre minuti al time-out degli ospiti. Il colloquio con la squadra non ha permesso però nessuna forma di reazione, con Enzo Santonocito che si è unito alla festa mettendo a segno azioni da tre punti e con il solito Elia che è stato un cecchino dai tiri liberi (a fine serata, uno score quasi perfetto con 10 su 11 tiri a canestro). Alla fine della prima metà di gioco, il divario da +5 viene portato a un vertiginoso +17, 48 a 31.
Non sono cambiate le cose nella ripresa, anche se Pirrera ha provato a far reagire la sua squadra segnando i primi punti del terzo quarto. È però da solo a chiamare la carica, e così lui e tutta la squadra sono comunque stati travolti ancora una volta dal solito Elia, in forma atletica eccezionale, cui si sono aggiunte le triple del capitano Gianluca Barbera, le azioni rapide di Davis Denafs e la forza fisica di Santonocito: anche al termine della terza frazione, lo Sport Club Gravina è risultato avanti di 17 punti, 70 a53, con la vittoria finale praticamente già ipotecata. L’ultimo quarto è stato una formalità, il CUS Palermo non ha avuto le forze necessarie per impensierire i gravinesi e così coach Guadalupi ha deciso di dare spazio anche alla panchina: sono usciti anzitempo i titolari, calorosamente applauditi dal pubblico per l’ottima prestazione, e al loro posto sono entrati i giocatori che hanno avuto poco spazio finora in campo, come Alessandro Burriesci, Luca Zambataro e Antonio Renna. Alla fine, il punteggio è aumentato ancora e la gara si è chiusa con un nettissimo 94 a 70. Il derby col CUS Palermo è forse stato il miglior incontro della stagione per lo Sport Club Gravina, che con sicurezza, forza e tante energie ha da subito indirizzato la gara ed è stato poi bravo a non lasciare margini per la reazione. Questa prestazione dovrà essere replicata domenica 3 marzo nel prossimo incontro di campionato, la trasferta a Caltanissettacontro l’Invicta 93cento, gara difficile con una squadra in grande forma, attualmente quarta in classifica con 22 punti assieme alla Dierre Reggio Calabria.
Davide Vitanza per Sicrapress
Coach Guadalupi a 360°, dal disastroso girone d’andata alla vittoria di ieri sera, dall’arrivo di Denafs al ritorno al PalaGravina, dal recupero delle colonne della squadra al prezioso lavoro di Fabio Lazzara. “La netta vittoria contro il Cus Palermo ha riportato nuovo entusiasmo nella squadra che è consapevole delle difficoltà di classifica ma riprende anche fiducia nelle proprie potenzialità e spera in qualche colpo a sorpresa, nelle rimanenti sette giornate, che la rimetta in corsa per raggiungere l’ottavo posto – ha esordito il nostro coach.- Riuscire ad ottenere l’ultima piazza utile per disputare i play off, ma anche la certezza di conservare la categoria, è una cosa che sicuramente la società meriterebbe sia per quello che la prima squadra rappresenta a livello di visibilità ma anche per il gran lavoro che si fa con il settore giovanile. Paghiamo un girone d’andata disastroso dal punto di vista dei risultati, ma è pur vero che mai nessuna squadra ci ha travolto e che la nostra sconfitta più netta (13 punti di scarto, n.d.r.) risale al confronto in casa della Dierre. Tante, troppe sono state invece le gare perse con uno scarto minimo e che avrebbero potuto avere ben altro corso. L’inserimento di Davis Denafs, per il quale ringrazio il presidente De Fino e il team manager Cavazza, ha portato una maggiore pericolosità offensiva, il talento del giocatore lettone, già perfettamente integrato, ci ha dato quel tocco di imprevedibilità all’attacco che mancava. Finalmente dopo un lungo periodo di recupero è tornato a segnare anche Giuliano La Mantia che era stato tra i migliori marcatori fino al giorno dell’infortunio a Comiso; così abbiamo migliorato quella pericolosità perimetrale che era venuta a mancare. Capitan Barbera oltre a spendersi in difesa continua a dimostrare che la mano è sempre calda. Simone Spina sta attraversando un buon periodo, la qualità delle sue giocate e la sua esperienza in campo sono indispensabili per la squadra. Renna, Privitera, Alì, Signorelli e Riccardo La Mantia, anche partendo dalla panchina sono delle sicurezze, senza dimenticare il costante impegno degli under Zambataro, Burriesci, Ranno e Massimino, che lavorano sodo per ritagliarsi uno spazio. Elia e Santonocito sono tornati a livelli eccellenti principalmente in attacco, quando sono mancati per infortuni o motivi di lavoro abbiamo sofferto. Aver ritrovato finalmente il nostro palazzetto, i nostri abituali punti di riferimento nel rettangolo di gioco, ci ha dato quella sicurezza in più che tante volte era venuta meno al PalaCus. Ma se dovessimo riuscire a raggiungere la salvezza, centrando il nostro obiettivo di stagione, una grossa fetta del merito andrebbe a Fabio Lazzara, il collaboratore che ogni tecnico vorrebbe avere accanto. Fabio lo considero una specie di deus ex machina, è riuscito a tenere unita la squadra nei momenti di difficoltà, trasmette energia ed entusiasmo durante gli allenamenti, prepara al meglio le partite e per quel che mi riguarda dimostra preparazione tecnica, attaccamento, rispetto e grande educazione, che non sono caratteristiche così scontate”.
Coach Guadalupi dopo la sconfitta di Palermo: “Abbiamo giocato i due primi quarti in maniera deludente, senza fluidità e precisione in attacco, e in difesa concesso troppi secondi tiri. Nel terzo quarto, dopo aver chiarito tanti dettagli nello spogliatoio, siamo ripartiti molto bene recuperando lo svantaggio ma nel parziale conclusivo non siamo stati abbastanza cinici per piazzare il break decisivo, consentendo agli avversari di restare in partita. Gli ultimi dieci secondi? Avanti di due punti avremmo dovuto fare una difesa perfetta, invece al fallo commesso ha fatto seguito un tecnico più per un gesto di stizza che per una protesta vera e propria. Forse si è trattato di un fischio eccessivo, quasi allo scadere di una partita punto a punto, ma a me interessa di più guardare a cosa la squadra ha fatto in quaranta minuti sotto l’aspetto tecnico, non ci possiamo permettere di lasciare a destra e a manca punti fondamentali”.