Spina: «Gravina, lavoriamo sodo insieme»

Parla il play ’95 fermo contro il Cus… «Stimolante la presenza di Daniel»… «Speriamo di partire bene contro Messina»…

Classe ’95, playmaker rognoso e scattante, Simone Spina è ormai uno dei veterani del Gravina. Sembra ieri quand’era uno sfrontato under alla conquista della DNC e poi titolare in C2, oggi conduce con grinta la squadra di tutta una vita per tentare l’accesso ai play-off per il terzo anno consecutivo. Il precampionato è appena iniziato, con le amichevoli contro Giarre, Acireale e Cus Catania, e lui nell’ultima uscita era a guardare i compagni.

Simone Spina (foto Antonio Parrinello)

«È stato difficile riprendere – ci spiega –, l’estate non aiuta! Però stiamo lavorando sodo, tutti insieme. Io sono fermo per un piccolo problema, ma mi riprenderò dopo una cura anti infiammatoria fra una settimana». Dopo l’infortunio, prenderà il suo posto nel quintetto di coach Marchesano, che però ha al suo arco anche la freccia Daniel Arena.

«Io e Daniel possiamo coesistere – precisa Spina –. Lui è una persona squisita e qualitativamente dal punto di vista cestistico è davvero bravo. È stimolante la sua presenza, ma insieme in campo possiamo fare bene. Ci aiuterà stare in un gruppo che è una famiglia: dopo 18 anni di militanza, è sempre bello essere qui. Si sta bene insieme!»

Che campionato sarà? Tornerà il Gravina “ammazza-grandi” dello scorso campionato? E cosa bisognerà migliorare? «Dobbiamo lavorare sodo – chiude Spina –, cercare di fare quanto nelle nostre potenzialità, in un campionato più complicato rispetto agli anni passati. Si deve lavorare sodo e cercare di ottenere il massimo da tutti per far bene. Speriamo di fare come l’anno scorso, già dalla prima giornata incontreremo una favorita come Messina e speriamo di partire bene».

Florio: «Gravina, possiamo toglierci soddisfazioni»

Reduce da tre anni opachi, in cerca del rilancio… «Mi sento a casa mia, Marchesano mi ha cercato con convinzione»… «L’ambiente ci permette di far bene»…

Le sue lunghe leve gli hanno permesso anche di giocare da quattro, ma Alessandro Florio è una guardia-ala che ha espresso le sue qualità sia in B che in C. Dagli esordi a Gravina all’esperienza a Maddaloni, passando per qualche minuto d’A2 a Reggio Calabria, ha dimostrato fiuto del canestro e duttilità. Però negli ultimi tre anni s’è un po’ perso tra Cefalù e il biennio all’Alfa. Il rientro al Gravina può essere l’occasione di rilanciarsi.

«È diversi anni che Marchesano mi chiede di tornare – afferma il cestista classe ’96 –. C’è stima reciproca. Ho deciso così perché, dopo due annate non belle dal mio punto di vista cestistico all’Alfa, mi serviva una nuova sfida.

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Invece di andare fuori città ho accettato questa proposta arrivata in maniera più convinta».

Partito Saccà, Florio lo dovrà rimpiazzare, aggiungendo anche centimetri per dar man forte a Alì e Santonocito. «Conosco tutti da una vita – prosegue –, mi sento a casa mia, sono felice di questa nuova sfida, in cui avrò più responsabilità e minutaggio. I ragazzini corrono, poi sarà il coach che deciderà chi integrare nel roster».

Ancora è difficile tracciare una mappa del torneo di C Silver: «So che Ragusa e le messinesi saranno sempre ben attrezzati – conclude –. La squadra dell’Alfa non è male e farà la sua stagione. Noi faremo una buona stagione, l’ambiente ti permette di far bene, possiamo toglierci grande soddisfazioni».